Se e quanto un narcisista perverso è consapevole dei comportamenti che agisce e delle loro conseguenze? E’ una delle domande che le persone si pongono di continuo. Più le loro azioni sembrano assurde, sadiche, distruttive, impensabili, più ci si chiede se sono consapevoli di quello che fanno. La maggioranza dei narcisisti perversi si rendono conto dell’influenza e del potere che esercitano sugli altri, sulle reazioni che vogliono determinare in chi si rapporta con loro ma sono completamente inconsapevoli delle conseguenze che i loro comportamenti determinano poiché non si assumono alcuna responsabilità di quello che fanno e non sono in grado di immaginare le ripercussioni delle loro azioni.
Il paradosso che difficilmente si riesce a comprendere quando ci si relaziona con un narcisista perverso, è dovuto al fatto che quello che dicono non è in alcun modo allineato e coerente con i loro comportamenti. A parole esprimono sentimenti e dedizione verso il/la propria partner, difendono la morale e si spacciano per sostenitori dell’etica e della legge, nella realtà loro sono l’eccezione che può trasgredire la regola, poiché non devono sottostare e rispettare le regole, è tutto concesso in deroga, indipendentemente dalle conseguenze che questo può avere su chi li circonda. Il loro obiettivo è quello di assicurarsi un’immagine positiva di se’ di far sì che chi sta loro vicino contribuisca a questo.
Come si riconosce un/una narcisista perverso?
Il/la narcisista perverso di solito si comporta in modo insospettabile quando inizia ad interagire con una persona che non conosce ancora, non destando alcun sospetto sulla sua tendenza manipolatoria. Spesso si presenta come una vittima e cerca di suscitare compassione, non è capace di costruire delle relazioni amicali o relazionali profonde ma è alla continua ricerca di complici, non rispetta mai i limiti degli altri ma cerca sempre di ottenere quello di cui ha bisogno: riconoscimento e soddisfazione dei propri bisogni senza considerare mai l’altro. Quando il/la narcisista perverso inizia la sua opera di seduzione verso un/una nuova partner cerca di mostrarsi differente da quello che è, solo successivamente, una volta che il successo è assicurato, di essere se’ stesso. Il/la narcisista perverso durante la fase della seduzione e della conoscenza mostra la parte migliore di se’, mente su chi è e cosa fa spacciandosi per una persona diversa da quella che è. Di solito simula interesse ed attenzione per la persona che desidera ma in realtà non ha alcuna considerazione per l’altro, appare generoso ma la sua generosità è solo un modo per trarre gratificazione dal riconoscimento dal partner.
L’obiettivo del narcisista perverso è di ingannare l’altro, intrappolando il/la partner in attenzioni che lasciano ipotizzare un futuro altrettanto piacevole ma che si rivelerà essere ben diverso quando sentirà di “possedere” affettivamente la propria vittima. Questa tipologia di persona manipola l’altro in modo più o meno inconsapevole poiché è privo di etica ma ha la capacità di far credere che ne ha una apparentemente solo per sedurre l’altro. La sorpresa più dolorosa che una persona sperimenta quando, ancora non consapevole di aver incontrato un narcisista perverso sulla propria strada, è la delusione di aver scoperto una persona diversa da quella che appariva durante i primi incontri. Inizialmente può apparire originale, affidabile e seduttivo, non esita ad avere dimostrazioni affettive in pubblico, appare propositivo ed intraprendente, la sua vita’ sembra essere interessante ed avvincente, appare dotato di una vasta cultura e sempre interessato ad imparare.
Durante la fase di iniziale di conoscenza, nulla fa presagire che la relazione si deteriorerà e che quell’uomo o quella donna che appaiono essere attenti, creativi e pieni di vita, si riveleranno essere ben diversi da come appaiono. In alcuni casi i/le narcisisti perversi possono suscitare repulsione e desiderio di allontanamento, tale desiderio però viene rimosso con rapidità poiché si manifestano comportamenti che distolgono l’attenzione da questi aspetti negativi. La relazione che un uomo o una donna creano un un/una narcisista perverso si distingue a seconda del genere. L’uomo sembra essere più legato al mantenimento della sua indipendenza per cui la donna narcisista perversa che incontra, strategicamente gli concede l’illusione di poter conservare i propri spazi.
La donna che si relaziona con un uomo narcisista tende spesso ad instaurare dal primo momento un legame di dipendenza, alimentato dal partner e letto come indice di interesse e attenzione verso di lei. Il pericolo di questa situazione è che chi si relaziona con un narcisista perverso non prevede il pericolo a cui andrà incontro poiché la fase di incontro/seduzione/ inizio della vita insieme può durare per alcuni mesi come per anni fino a quando non sopraggiunge un evento saliente che fa esplodere la vera personalità del/a narcisista perverso. L’unico campanello di allarme per chi inizia una relazione con un/a narcisista perverso è una costante sensazione più o meno intensa, che c’era qualcosa che non andava pur non avendo chiaro cosa fosse.
Come si trasforma la relazione con un/una narcisista perverso dopo che è terminata la fase di seduzione?
Il/la narcisista perverso quando si è stabilizzato il rapporto, cerca di allontanare il/la propria partner dalle persone che ritiene possano minacciare o metterlo in pericolo, rivelando la ragione dei propri comportamenti. Cercherà in ogni modo di isolare il/la propria partner sostenendo che i problemi vanno risolti nella coppia o nella famiglia e nessun altro deve essere messo al corrente.
Quando si attua questa strategia si crea un effetto boomerang poiché si rischia di credere all’idea che familiari e amici non sia interessati ai propri problemi e non si fa altro che alimentare il vuoto intorno a se’. Di solito il/la narcisista perverso agisce questo processo di allontanamento criticando le persone che rientrano nella cerchia di amici più stretti, utilizza una comunicazione aggressiva, ricorre al silenzio, è impaziente oppure può apparire piacevole nelle relazioni quando si sente ammirato ma nell’ intimità è critico e svalutante. Allo stesso tempo, il narcisista perverso mentre allontana gli altri dalla/dal propria partner disprezza in pubblico chi gli/le sta vicino.
Quali sono le differenze tra un uomo e una donna narcisista perverso?
Di solito la donna narcisista perversa basa la relazione con il proprio uomo sul presupposto che possa dedicare molto spazio al lavoro, a patto che il tempo rimanente lo dedichi alla coppia in base al parametro secondo cui il tempo dell’uno deve essere a completa disposizione dell’altro. Questo schema è abbastanza diffuso tra le coppie e sembra essere anche ben accetto quando entrambi i membri lo sposano. La conseguenza di questo pattern è che nessuno dei due intraprende alcuna scelta se non è presente l’altro, gli amici sono tutti in comune, le possibilità di fare nuove conoscenze sono nulle e soprattutto nessuno dei due partner si realizza fuori dalla coppia. Un altro schema utilizzato dalla donna narcisista perversa è quello secondo cui se due partner si amano, devono stare sempre insieme altrimenti non si amano veramente.
L’amore coincide con la dipendenza, per cui la manipolatrice userà questo pattern per esercitare potere sul coniuge. Di solito le donne che si comportano seguendo questo schema non sono dotate di particolare empatia e non sono in grado o non vogliono capire il punto di vista del partner, poiché gli dicono quello che lui dovrebbe sentire e provare.
L’uomo narcisista perverso assume un atteggiamento critico verso le conoscenti, amici e famiglia, che sono vicine alla propria partner e alterna comportamenti seduttivi ad altri critici e svalutanti. Ha l’obiettivo di creare una condizione di isolamento intorno alla propria partner, cercando anche di incitarla a lasciare il lavoro, contesto nel quale ha possibilità di confrontarsi con altre persone e valorizzarsi. Attua un’azione di svalutazione quotidiana, che inizialmente è difficile comprendere poiché fa seguito ad un primo periodo di seduzione, durante il quale venivamo apprezzate le qualità della partner. L’effetto di questo comportamento è quello di generare uno stato di confusione che mira a far si che la partner metta in discussione le proprie capacità, quello che pensa e dice.
L’obiettivo dell’uomo narcisista perverso è quello di far perdere alla partner i suoi punti di riferimento e di allontanare ogni fonte che possa mettere in discussione la propria persona e le proprie idee, al fine di perpetuare un continuo stato di manipolazione. In questo contesto è fondamentale per la donna avere e coltivare la propria autonomia economica per non sottostare a ricatti e dipendenze del partner narcisista poiché la mancanza di autonomia economica impedisce spesso di emanciparsi dal proprio partner. Inoltre un adeguato sostegno amicale e familiare aiuta a fugare i dubbi e la paura di sbagliare che in caso contrario si amplieranno sempre di più.
Il/la narcisista perverso è geloso?
Il/la narcisista perverso è divorato dalla gelosia verso il/la propria partner e ambisce al controllo e alla fusione totale. Esclude la presenza di altre persone, è immaturo e non è capace di amare una persona la quale ha anche altri legami affettivi, amicali e familiari. Si presenta come una persona trasparente che non ha motivo di nascondere nulla, vuole conoscere ogni parte del passato del/a partner per dominarlo, non riesce ad accettare l’idea di non far parte del suo passato. Durante questo processo di continuo controllo, il/la narcisista perverso vive uno stato di rabbia ed insoddisfazione continua poiché immagina sempre che vi sia un/una altra persona (rivale) che possa essere migliore di lui/lei. Il/la narcisista perverso fa ricorrenti scene di gelosia durante le quali vuole confermare l’infedeltà che tanto teme, creando un clima di continua tensione e angoscia.
Il meccanismo della gelosia si innesta abilmente con la personalità di un partner che mostra chiari segni di dipendenza affettiva. Il pensiero ricorrente del/a dipendente affettivo è che senza la relazione la sua vita non avrà più senso e non esisterà più, per cui vive la paura di una condizione di vuoto intollerabile. La paura dell’abbandono spinge il dipendente affettivo a sopportare di tutto pur di non rompere la relazione. Diventa amorevole e gentile anche se non ricambiato, sperando di ricevere una piccola dimostrazione di amore. Paradossalmente il/la dipendente affettivo preferisce occuparsi del/a partner manipolatore piuttosto che di se’, nella speranza di ricevere un po’ di amore e riconoscimento, pur di tenere lontano lo spettro della solitudine.
Identikit della vittima di un narcisista: bassa autostima e conseguenze dell’amore di un manipolatore
Chi sono le vittime dei narcisisti e come è possibile ritrovare forza e fiducia in se’ stessi, per riacquistare la sicurezza nelle proprie relazioni? Bassa autostima, sentirsi inferiori agli altri, essere dipendenti da un amore patologico sono tratti e caratteristiche assai comuni, purtroppo, a chi è vittima di un narcisista. Finire tra le grinfie di un manipolatore affettivo porta molto spesso a un vero e proprio trauma da narcisismo, con tutto ciò che ne consegue.
Amare un narcisista
In un amore patologico la classica bipartizione è costituita da un manipolatore affettivo, che ha necessità continua di ribadire il suo controllo e il suo potere nel rapporto, e da una vittima che invece avverte continuamente il bisogno di vedersi gratificata, approvata, amata dal suo partner. Molto spesso la vittima, che naturalmente ne è inconsapevole, è caratterizzata da mancanza di autostima e di sicurezze, anche perché magari è deduce da precedenti esperienze negative. Nella psicologia del narcisista, le persone con questi attributi sono le vittime perfette, i soggetti ideali per affermare inesorabilmente e continuamente il proprio ego, la propria invadente personalità. La vittima, infatti, in un gioco perverso e subdolo, una sorta di balletto della manipolazione, è essa stessa complice e destinataria della violenza psicologica del suo partner.
Narcisismo e depressione
Chi ama un narcisista desidera infatti ardentemente essere approvata, considerata da lui, ha paura di essere abbandonata, avverte il bisogno profondo di fondersi con il suo partner in un paradiso empatico che riporti all’idillio degli inizi, quando il narcisista nella sua finzione attoriale si è mostrato come il più premuroso degli innamorati. La dipendenza affettiva da un narcisista si sviluppa prevalentemente nelle persone più fragili, in quelle più portate a manifestare la propria sensibilità, o che sono spaventate dalla solitudine. L’insicurezza in questo caso è di natura prevalentemente psicologica e non ha nulla a che fare con la posizione sociale o lavorativa. Molto frequentemente, le vittime dei narcisisti anzi sono ai vertici della scala sociale e anche per questo sono scelte sapientemente come prede dai loro manipolatori.
Narcisismo psicologico, identikit della vittima
Abbiamo visto il quadro generale, quali sono dunque le caratteristiche fisse e costanti delle vittime di un manipolatore affettivo? Si tratta di persone con autostima molto scarsa, che avvertono il desiderio di essere ben accette dagli altri, che sentono maturare l’esigenza di una relazione intensa, coinvolgente, totalizzante. Delle persone con una spiccata sensibilità, ma anche con una forte capacità empatica, di legarsi all’altro.
Quali sono i primi passi da percorrere per liberarsi da un/a narcisista perverso?
Per uscire dalla relazione con un/a narcisista perverso è di fondamentale importanza costruire, mantenere o sviluppare le relazioni interpersonali con amici, parenti e conoscenti per confidare il proprio malessere, i dubbi, le paure e confrontarsi sull’esperienza affettiva negativa che si sta vivendo, sviluppare una consapevolezza della situazione che si sta vivendo e rivolgersi ad un professionista dove analizzare insieme le dinamiche che si manifestano all’interno della coppia, con i rispettivi ruoli. Fondamentale, mantenere o ricercare un lavoro, perché l’emancipazione da una relazione con un narcisista passa per l’autonomia economica la quale può anche garantire la possibilità di chiedere aiuto ad uno specialista per affrontare e risolvere i problemi di dipendenza relazionale .
Come riacquistare fiducia in se stessi?
Prendere consapevolezza della situazione è la parte più difficile, ma anche necessaria, per uscire fuori dal tunnel. Capire di essere finiti tra le mani di un manipolatore, acquisire coscienza di essere delle pedine in un gioco perverso fatto di offese, mortificazioni, critiche distruttive, lunghi silenzi e continue minacce, è il primo passo da compiere per iniziare un percorso che porterà rendere più sicuri di sé. Un percorso tortuoso, perché soprattutto all’inizio la convinzione di non essere in grado di farcela da soli, di avere un tremendo bisogno dell’altro, di fondersi letteralmente in lui, saranno pensieri ricorrenti e opprimenti. Solo liberandosi di questo partner fagocitante e manipolatore si potrà voltare pagina e un primo intervento d’aiuto possono darlo la famiglia e le persone più strette, che devono portare la vittima ad avere il coraggio di chiedere aiuto, che non è sola in questo percorso, analizzando le proprie caratteristiche e gli stati d’animo che prova in quel momento.
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